Firmato alla mezzanotte del 19 gennaio il decreto con cui Donald Trump ha concesso la grazia e commutato la pena a numerose personalità, nell’ultimo giorno da presidente degli Stati Uniti. Come annunciato, assenti dalla lista dei graziati sia il tycoon che i suoi figli.
Usa, gli ultimi graziati da Donald Trump
Nel suo ultimo giorno alla Casa Bianca, Donald Trump ha concesso il perdono giudiziario a 143 persone. Tra questi, Steve Bannon, ex consigliere per la strategia arrestato ad agosto con l’accusa di frode ai danni di migliaia di finanziatori per un progetto in crowdfunding per la costruzione del famoso muro tra Usa e Messico, “We Build the Wall”. Raccolti oltre 25 milioni di dollari, Bannon sarebbe stato sottoposto a processo a maggio con le accuse di frode e riciclaggio di denaro.
Graziato l’italiano Tommaso Buti
In lista anche i rapper Lil Waybe e Kodak Black, accusati di reati connessi alla detenzione di armi da fuoco, e l’italiano Tommaso Buti, imprenditore fiorentino su cui si era aperta un’inchiesta per frode che non ha finora condotto ad alcuna condanna. Le indagini erano legate alla bancarotta della catena di ristoranti “Fashion Cafe”.
A maggio il tribunale di Firenze aveva già condannato Buti a cinque anni e dieci mesi per bancarotta fraudolenta della società “Sfere”. Ma la vicenda non si era conclusa qui: dopo due mesi il tribunale fiorentino aveva condannato Buti a quattro anni e sei mesi per il fallimento del locale “Nove”.
Perdono anche per Elliott Broidy, vice presidente del comitato per la raccolta fondi per la campagna di Trump. Come preannunciato, invece, assenti dalla lista dei graziati sia lo stesso Donald Trump che i suoi figli.
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